Nei salotti italiani si è discusso ancora delle sorti del Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte che è intervenuto in televisione accusando Beppe Grillo. Conte ha affermato che il M5S fondato da Grillo è “morto”, ma i principi e valori del movimento continuano a vivere grazie a una rifondazione realizzata dagli iscritti. Matteo Renzi ha suggerito ironicamente un confronto in streaming tra Conte e Grillo per chiarire la situazione attuale del M5S. Inoltre, Franco Bernabè ha evidenziato che senza un secondo mandato, la struttura del Movimento si troverebbe in crisi.
Ferruccio De Bortoli ha espresso tristezza per lo scontro tra Grillo e Conte, definendolo un confronto umano e scenicamente lontano dalle origini del movimento. Altra ironia è giunta da Alessandro Gonzato, che ha definito Conte un “genio” per la sua ambivalente posizione riguardo il ruolo di garante. Al contrario, Francesco Silvestri ha sostenuto che Grillo sta pagando le conseguenze della sua decisione di far entrare il M5S nel governo Draghi.
Si è discusso anche della trasformazione del Movimento 5 Stelle. Aldo Cazzullo ha sottolineato che, una volta entrato nel governo, il M5S ha smesso di essere un movimento anti-sistema, e Grillo non ha mai visto di buon occhio Conte. Secondo Cazzullo, Conte è consapevole che il M5S deve attirare voti sia da destra che da sinistra, evitando di appiattirsi su una sola posizione politica, per non rischiare di ripetere l’esperienza di Podemos in Spagna.
In un contesto diverso, nei talk show si è parlato anche della crisi politica in Francia. Rosi Braidotti ha osservato che la destra ha trasformato la crisi delle democrazie liberali in un’esaltazione del “capo forte”, descrivendo il sovranismo come uno stato d’animo irrazionale. Mario Sechi ha sostenuto che la stabilità in Francia richiede un atteggiamento realistico da parte di Macron, mentre Lina Palmerini ha avvertito di possibili ripercussioni in Italia a causa delle turbulenze francesi. Le discussioni sono proseguite anche sul tema delle auto elettriche, con Carlo Calenda che ha allertato sui rischi di una produzione inquinante proveniente dalla Cina.