Claudia Ciampa, una madre della penisola sorrentina, ha scritto una lettera disperata al ministro degli Esteri Antonio Tajani, chiedendo aiuto urgente per riabbracciare il suo bambino Ethan, sottratto dall’ex compagno statunitense durante una vacanza in Puglia. Il 30 agosto, il padre, Eric Howard Nichols, ha portato il piccolo Ethan, di sette mesi e con doppia cittadinanza italiana e americana, negli Stati Uniti. Da quel giorno, il bambino si trova in una località segreta, lontano dalla madre, che ha denunciato la sottrazione internazionale di minore.
Claudia può comunicare con il figlio solo tramite videochiamate quotidiane di pochi istanti, senza che il padre riveli mai dove si trovi. La situazione è descritta come drammatica e complessa, richiedendo un intervento legale e diplomatico. A supporto di Claudia, c’è l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, che ha avviato le procedure secondo la Convenzione internazionale dell’Aja del 1980, mirata a garantire la cooperazione tra Stati nei casi di sottrazione di minori.
Gassani ha lanciato appelli pubblici al padre affinché permetta il riavvicinamento tra madre e figlio, mentre sollecita il ministero degli Esteri ad agire per risolvere la questione, che si gioca su un fragile equilibrio tra aspetti legali e relazioni diplomatiche Italia-Stati Uniti.
Il ministero degli Esteri, tramite le sue autorità consolari, ha confermato il massimo impegno per il caso di Ethan. È stato rivelato che la polizia statunitense sta effettuando ispezioni in California e Arizona, aree in cui si sospetta che il padre possa aver portato il bambino. Inoltre, il caso è stato segnalato attraverso i canali Interpol, e il ministero ha raddoppiato le comunicazioni da Roma, evidenziando l’urgenza di localizzare Ethan.
L’ambasciata italiana a Washington ha già interagito con Interpol/Washington per garantire l’attenzione necessaria. Recentemente, le forze di polizia americane hanno avviato ricerche nei luoghi ritenuti possibili di soggiorno del bambino. Attualmente, Ethan è stato inserito nel sistema nazionale di ricerca americano, incluso nei controlli di frontiera. Grazie all’emissione di una “blue notice” da parte di Interpol, l’ambasciata ha coinvolto anche il Department of Justice americano, mobilitando risorse per accelerare le ricerche.