27 Settembre 2024

Una guerra su vasta scala in Libano: un rischio per tutti

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La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha delineato il bilancio della sua partecipazione alla 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, intervenendo in un punto stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. Uno dei temi principali discussi è stato la grave situazione in Libano. Meloni ha affermato che Israele ha il diritto di difendersi, ma ha sottolineato che una guerra su larga scala non sarebbe vantaggiosa per nessuno. Ha inoltre ribadito la sicurezza dei soldati italiani nel Paese, precisando che l’Italia ha mille militari impegnati nella missione Unifil, dislocati tra Israele e Libano. Questi soldati sono ben visti da tutte le parti e potrebbero avere un ruolo rilevante nel momento in cui, auspicabilmente, si attenuerà la fase più critica dell’attuale escalation.

La premier ha evidenziato che l’Italia sta continuando a inviare messaggi di moderazione e collaborando con i propri alleati, in particolare nel contesto del G7, di cui l’Italia detiene la presidenza. Meloni ha dichiarato che è fondamentale valutare insieme quali iniziative possono essere intraprese per affrontare la situazione attuale. Ha sottolineato l’importanza di iniziare colloqui e negoziati, partendo dall’esigenza di tutte le parti coinvolte di compiere passi indietro.

La risposta del governo italiano è improntata a un approccio diplomatico, mirato a mantenere la pace e la stabilità nella regione e a garantire la sicurezza delle forze armate italiane. Meloni ha invitato l’ONU a focalizzarsi sulla protezione dei soldati italiani, evidenziando così il ruolo strategico che possono giocare nella gestione della crisi.

In sintesi, la Presidente Meloni ha rimarcato l’impegno dell’Italia per una risoluzione pacifica della situazione in Libano, attraverso il dialogo e la cooperazione internazionale, sottolineando l’importanza di evitare escalation belliche per tutelare la stabilità regionale e la sicurezza delle proprie forze armate.

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