L’edizione della Mostra del Cinema di Venezia si preannuncia come un evento di grande rilevanza, non solo per l’importanza artistica ma anche per il suo impatto economico e demografico. Dopo i disordini causati dalla pandemia e lo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood, Venezia si prepara a ospitare oltre 230.000 visitatori, un aumento del 17% rispetto all’anno precedente. Questa folla si riversa in una città di soli 20.000 residenti, costringendo il Lido e i suoi servizi a una trasformazione temporanea in una sorta di Hollywood europea.
Il valore economico associato alla Mostra è significativo. Con un bilancio di circa 23 milioni di euro, per la maggior parte finanziato da contributi pubblici, gli effetti collaterali dell’evento si estendono ben oltre le sale cinematografiche. Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, sottolinea come il lavoro artistico generi un indotto considerabile, enfatizzando il meccanismo virtuoso di investimento: per ogni euro investito, se ne ritorneranno tre. Tuttavia, è difficile quantificare con precisione l’indotto overall, che Buttafuoco stima possa essere attorno ai 70 milioni di euro.
Nonostante questa stima ottimistica, il beneficio dell’evento sembra essere distribuito in modo diseguale tra i diversi attori economici della zona. Una visita ai negozi e ristoranti del Lido rivela che anche se ci sono molte persone, gran parte di esse non si traduce in consumi nelle attività locali. I commercianti lamentano che i partecipanti alla Mostra, tra cui celebrità, giornalisti e appassionati di cinema, tendono a spendere principalmente per ingressi e accessori legati all’evento, piuttosto che per lo shopping tradizionale o i pasti nei ristoranti locali.
La dislocazione delle attività legate alla Mostra in luoghi decentrati rispetto al centro del Lido contribuisce a questo fenomeno. I commercianti esprimono frustrazione per come l’evento porti una grande folla senza però generare un significativo incremento delle vendite. Molti si sentono esclusi dalla partecipazione economica a questo evento di richiamo internazionale. Nel ristorante Gran Viale, come in altri luoghi, si nota un afflusso di visitatori, ma si sottolinea che la clientela presente non rappresenta il “turista normale”, rendendo difficile una vera iniezione di capitale nelle attività quotidiane.
In sintesi, la Mostra del Cinema di Venezia non solo funge da palcoscenico per le stelle del cinema, ma diventa anche un mediatore complesso tra attrattività culturale ed effetti economici tangibili. Se da un lato attrae un enorme numero di visitatori, dall’altro mette in luce le sfide di una distribuzione dei benefici economici che sembra, al momento, essere poco equa e concentrata principalmente in determinate aree e tra specifici attori del settore.