21 Settembre 2024

Un’Audace Rapina nell’Ammasso Galattico dell’Idra

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Gli ammassi galattici sono le strutture cosmiche più grandi legate dalla gravità e si trovano nei nodi della ragnatela cosmica dell’Universo. Questi ammassi sono caratterizzati da un’alta densità di galassie, plasma caldo e materia oscura, e sono teatri di interazioni turbolente tra le galassie stesse. Recentemente, un team guidato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha scoperto nuove strutture nell’ammasso di galassie dell’Idra, situato a oltre 160 milioni di anni luce dalla Terra. Utilizzando il telescopio VST (VLT Survey Telescope), sono state ottenute immagini ad alta risoluzione che rivelano strutture mai osservate prima.

Una delle galassie più significative dell’ammasso, NGC 3312, presenta una forma che ricorda una medusa, indicando un fenomeno noto come “furto cosmico”, dove il gas viene estratto dalla galassia mentre attraversa fluidi densi, come il gas caldo presente nell’ammasso. Lo studio ha esaminato anche la luce intra-ammasso, una componente diffusa prodotta da stelle che sono state rimosse dalle galassie durante le loro interazioni. Questo approfondimento ha permesso di ricostruire la storia di formazione e evoluzione dell’ammasso.

Marilena Spavone, ricercatrice INAF e prima autrice dello studio, ha spiegato che l’analisi fotometrica ha rivelato gli scenari di formazione della luce diffusa, correlando le osservazioni alla fase evolutiva dell’ammasso. L’équipe ha analizzato la distribuzione della luce per isolare la luce intra-ammasso, stimando la sua quantità e studiano interazioni galattiche come caratteristiche morfologiche nelle galassie, evidenziando strutture come code mareali.

L’ammasso dell’Idra è stato classificato in tre regioni dense di galassie, rivelando strutture nel mezzo diffuso e aloni stellari attorno a galassie brillanti, suggerendo che è in fase di evoluzione. Le osservazioni sono parte del progetto VEGAS (VST Early-Type Galaxy Survey), ottimizzato per studiare galassie grazie alla potente fotocamera OmegaCam del VST. Questa strumentazione consente di osservare ampie porzioni del cielo, e i dati raccolti offrono anticipazioni delle future osservazioni da parte del satellite ESA Euclid e dalla Legacy Survey of Space and Time (LSST), attualmente in costruzione in Cile.

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