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Un’autorità autonoma per l’intelligenza artificiale: il progetto di legge del Pd

Un disegno di legge è stato presentato per l’istituzione dell’Autorità nazionale per l’intelligenza artificiale e le neurotecnologie, un’autorità indipendente che avrà sede a Genova e fungerà da punto di riferimento per la governance delle nuove tecnologie, rispettando i diritti umani e i valori democratici, in linea con il nuovo regolamento europeo. Questa proposta, presentata dal Gruppo Pd, si contrappone a quella del governo Meloni, che intende affidare la governance dell’AI Act all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) e all’Agenzia per l’Italia digitale (Agid).

Il testo della proposta è stato presentato in Senato da Lorenzo Basso, vicepresidente dell’Ottava Commissione, insieme ad Antonio Nicita, Filippo Sensi, Laura Ferrari e Sara Marcucci della Rete per i diritti umani digitali. Basso ha evidenziato che il disegno di legge ha l’obiettivo di garantire un utilizzo dell’AI e delle nuove tecnologie nel rispetto dei diritti delle persone e di creare un ecosistema pubblico favorevole alla crescita delle tecnologie innovative. Un’authority indipendente, con competenze multidisciplinari, sarebbe in grado di fornire risposte rapide e univoche in vari ambiti dell’AI, assicurando anche il rispetto dei diritti umani e la competitività delle imprese.

Ferrari e Marcucci, membri della Rete per i diritti umani digitali, hanno spiegato che il loro scopo è collaborare con le istituzioni per far emergere i rischi legati all’AI, promuovendo uno sviluppo basato su equità, trasparenza e apertura alla società civile. Hanno sottolineato l’importanza di un’authority indipendente, in quanto l’AI può perpetuare stereotipi e discriminazioni già presenti nella società, come contro donne e minoranze, e deve svilupparsi in linea con valori democratici.

Sensi ha chiarito che la proposta non è censoria, ma volta a orientare la tecnologia verso l’espansione dei diritti umani. Nicita ha aggiunto che un’authority indipendente sull’AI e le neurotecnologie deve avere un orizzonte più ampio, centrato sul rapporto tra persona e macchina, e che l’indipendenza di questo organismo è cruciale affinché possa monitorare e controllare anche l’operato del governo, garantendo poteri decisionali reali.

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