A Piazza Affari, Unicredit è in evidenza per aver acquisito il 4,49% della banca Commerzbank dallo Stato tedesco, aumentando così la sua partecipazione al 9%. Secondo analisti, la banca italiana potrebbe richiedere alla Bce di incrementare ulteriormente la sua quota, con l’obiettivo di creare un polo bancario in Germania, dato che Unicredit già detiene HypoVereinsbank (Hvb) nel Paese. Tuttavia, il titolo Unicredit mostra una variazione moderata (+0,20%), mentre Commerzbank registra un notevole rialzo del 18%.
Un altro tema di attenzione sui mercati è la volatilità del petrolio. Il prezzo del Brent è sceso ieri per la prima volta dal 2021 al di sotto dei 70 dollari al barile, principalmente a causa del calo dei consumi in Cina. L’Opec ha abbassato le previsioni di crescita della domanda per il 2024 e il 2025. Nonostante la recente discesa, oggi il prezzo del petrolio ha recuperato il 2%, spinto da due fattori: una tempesta nel Golfo del Messico che si è trasformata in uragano (chiamato Francine), minacciando le operazioni di raffinazione nella Louisiana, e una significativa diminuzione delle scorte di greggio statunitensi, calate di 2,79 milioni di barili nella scorsa settimana, superando le attese.
Nel complesso, le borse europee si muovono poco, dopo un forte calo registrato ieri. A Milano, il Ftse Mib segna una flessione minima di +0,11%. Negli Stati Uniti, dopo un dibattito presidenziale, si prevede un’apertura in lieve calo per i tre principali indici di Wall Street. Gli investitori sono in attesa del dato sull’inflazione americana, previsto per le 14.30. In Europa, l’attenzione è rivolta alla decisione di domani della Bce riguardo i tassi di interesse, che potrebbe influenzare significativamente i mercati finanziari. In questo contesto, gli investitori restano cauti, monitorando sia le dinamiche interne del settore bancario che le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, tutti elementi che si intrecciano con le politiche monetarie in atto.