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mercoledì, 27 Novembre, 2024
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Unicredit, il CDA di Banco BPM rifiuta l’offerta pubblica: ‘Non rappresenta il nostro potenziale’

Chiusura in calo a Piazza Affari per Banco Bpm e Unicredit, entrambi in discesa dell’1,1%. La riunione del Cda di Banco Bpm ha respinto l’offerta pubblica di scambio di Unicredit, definendola inadeguata e sottovalutativa nei confronti della banca. Il “rapporto di concambio” tra le due banche è aumentato a 0,193 azioni Unicredit per ogni titolo di Banco Bpm. In controtendenza si è comportato Mps, che ha registrato un incremento dello 0,6%. Anche Anima Holding ha chiuso in positivo, mentre Commerzbank è risultato debole a Francoforte.

Il Cda di Banco Bpm ha espresso preoccupazione per le conseguenze occupazionali e per le possibili limitazioni strategiche derivanti dalla “passivity rule”, che potrebbe bloccare future iniziative difensive della banca. È stata sottolineata l’importanza di mantenere la flessibilità strategica in un contesto di crescita. Il Cda ha affermato che Banco Bpm ha ottime prospettive di sviluppo e punta a continuare la sua attuale strategia, compreso il monitoraggio dell’offerta su Anima.

Secondo il Cda, unirsi a Unicredit comporterebbe erodere i vantaggi del posizionamento geografico di Banco Bpm, di gran valore nelle ricche regioni del Nord Italia, a favore di aree con minori opportunità di crescita e maggior rischio geopolitico. La fusione porterebbe, inoltre, alla perdita del brand Banco Bpm e a una significativa riduzione della concorrenza nel mercato bancario, mentre le sinergie di costo previste non giustificherebbero le “forti preoccupazioni” per l’occupazione.

Attualmente, gli azionisti di Banco Bpm si trovano a dover decidere la loro posizione, con la banca francese Credit Agricole, primo azionista, che potrebbe giocare un ruolo chiave. Tuttavia, non vi sono indicazioni di una possibile controfferta da parte di Credit Agricole, mentre il mandato del suo ceo si avvicina alla scadenza. Gli analisti prevedono che l’offerta di Unicredit difficilmente avrà successo a queste condizioni, ma potrebbe forzare Unicredit a esplorare ulteriori opzioni strategiche in Italia. In conclusione, la situazione di Banco Bpm appare complessa, con molteplici fattori che influenzeranno le decisioni future degli azionisti e della direzione della banca.

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