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Un’Inedita Esibizione della Sinfonica Chan in Italia

Per la prima volta in Italia, l’Orchestra Sinfonica Jinghui Guangxuan, la più grande compagnia musicale di monaci Chan del mondo, si esibirà dal vivo sotto la direzione del Maestro Shi Wule. Gli appuntamenti sono programmati per il 13 ottobre al Teatro Arcimboldi di Milano, il 17 ottobre al Teatro Nuovo di Verona e il 21 ottobre al Teatro Italia di Roma, tutti alle ore 20.00. L’ingresso è gratuito, su prenotazione obbligatoria via email a infochinamusic@gmail.com.

Il concerto rappresenta un viaggio spirituale che unisce musica, danza e meditazione Zen. Suddiviso in due parti, la prima offre un repertorio che include brani classici orientalisti e occidentali, come l’Ouverture dell’Ode alla Bandiera Rossa di Lv Qiming, la Suite L’Arlésienne di Bizet e l’Ouverture dell’Egmont di Beethoven, con temi centrali di pace e amore espressi attraverso la pratica Zen. La seconda parte coinvolge il pubblico in danze e meditazioni vocali, con rituali buddisti e interpretazioni corali di pezzi come il Requiem di Eliza Gilkyson e l’Ave Verum Corpus di Mozart. L’intero evento si tiene in un’atmosfera di serenità, dove ogni nota è un riflesso della vita interiore dei maestri Zen, favorendo una profonda purificazione spirituale per i partecipanti.

L’Orchestra Sinfonica Jinghui Guangxuan è composta esclusivamente da monaci Zen e combina esecuzione musicale con meditazione, fusa sotto la direzione del Maestro Shi Wule. Nativo del 1948 nella provincia di Shanxi, Shi Wule ha intrapreso un percorso spirituale e ha conseguito il diploma al Conservatorio di Musica di Wuhan. Fondando nel 2006 l’Accademia Buddista di Wuchang, continua a diffondere la Cultura dei Tre Chan (Musica, Te’ e Foresta) e a promuovere il Buddismo Chan a livello globale, organizzando tournée in vari paesi.

Zhang Changxiao, noto anche come Sean White, è un critico musicale e mediatore culturale, impegnato nel promuovere relazioni fra Italia e Cina. Conosciuto per il suo libro “Creuza de Mao”, ha vinto il Premio Nazionale G. Falcone e Borsellino nel 2016 per il suo ruolo come mediatore culturale. Attivo anche come organizzatore di eventi, ha portato artisti italiani in Cina e ha diretto diversi festival musicali. La sua opera ha contribuito in modo significativo al dialogo culturale tra i due paesi.

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