A New York, Giorgia Meloni ha ricevuto il “Global Citizen Award 2024”, consegnato da Elon Musk, il noto imprenditore quasi trilionario. Accanto a lui, c’era Katalin Novák, ex presidente della Repubblica ungherese, costretta a dimettersi a febbraio 2024 dopo essersi trovata coinvolta in uno scandalo legato a pedofilia. Novák ha concesso grazia a un vicedirettore di un orfanotrofio di Bicske, che aveva cercato di coprire abusi su minori, costringendo i bambini a testimoniare falsamente. Il premier ungherese Viktor Orbán, pur essendo storicamente vicino a Novák, non l’ha difesa in questa situazione e ha suggerito la necessità di modifiche costituzionali per evitare simili scandali in futuro.
La De Benedetti sottolinea che Meloni si sarebbe attivamente adoperata per invitare Novák all’Atlantic Council, creando un legame tra le due figure politiche. Tuttavia, questo ha sollevato interrogativi sui valori che Meloni dice di rappresentare. Infatti, il selfie con Musk e la vicinanza a Novák pongono dubbi sulla coerenza etica e morale di queste alleanze. Musk, con la sua vita personale controversa caratterizzata da più matrimoni e un ampio numero di figli, e il suo uso di ketamina sotto prescrizione, si affianca a figure come Donald Trump, anch’esso spesso al centro di controversie.
Meloni ha dichiarato in precedenti discorsi di voler incarnare valori tradizionali e occidentali, ma l’associazione con personaggi come Novák e Musk appare in contrasto con tale retorica. La questione solleva interrogativi su cosa significhino realmente i “valori occidentali” nel contesto attuale, specialmente quando collegati a situazioni tanto delicate come quelle che hanno coinvolto Novák.
In sintesi, il riconoscimento ricevuto da Meloni e le sue relazioni con figure problematiche come Novák e Musk mettono in luce contraddizioni significative riguardo a ciò che rappresenta politicamente e moralmente, sollevando dubbi sull’integrità dei valori che afferma di voler difendere.
