Un’opera giovanile di Sandro Botticelli, “La Vergine e il Bambino in trono”, ha realizzato un successo notevole all’asta di Sotheby’s a Londra. Datata intorno al 1470, l’opera ha raggiunto un prezzo finale di vendita di 10 milioni di sterline (circa 12,7 milioni di euro), ben oltre la stima iniziale di 2-3 milioni di sterline. Questo traguardo segna un nuovo record per un’opera giovane di Botticelli e si colloca tra i prezzi più alti mai ottenuti per le sue opere.
Il dipinto, che rappresenta la Vergine con il Bambino, era di proprietà di Lady Wantage dal 1904, rimanendo nella stessa collezione familiare per oltre un secolo. Nonostante fosse poco studiato e principalmente conosciuto tramite fotografie in bianco e nero, il dipinto era spesso trascurato nelle monografie e nelle mostre recenti. La composizione presenta forti analogie con la pala di Sant’Ambrogio di Botticelli, databile anch’essa al 1470, oggi conservata agli Uffizi, che è considerata uno dei suoi primi dipinti di grandi dimensioni.
All’inizio del XIX secolo, l’opera fu ospitata nel Convento di San Giuliano a Firenze e successivamente traslocata in una cappella di campagna, dove veniva venerata. Da lì, passò alla famiglia di Giovanni Magherini Graziani. Nel maggio 1904, il famoso mercante d’arte Elia Volpi vendette il dipinto a Harriet Sarah Jones Loyd, Lady Wantage, e rimase nella sua famiglia fino ad oggi. L’archivio familiare conserva anche corrispondenza che riguarda l’acquisto, fornendo dettagli sui negoziati tra Lady Wantage, il suo intermediario Sir Thomas Gibson Carmichael e Volpi.
Alex Bell, copresidente mondiale di Sotheby’s per gli Old Masters, ha sottolineato l’importanza storica del dipinto. Lady Wantage negoziò con passione per ottenere l’opera che, una volta acquisita, è stata ammirata dalla sua famiglia. Non presentato pubblicamente per quasi un secolo, l’opera ha riacquistato l’attenzione degli studiosi dell’arte e del pubblico, come testimoniato dall’energia nella sala d’asta quando il dipinto ha superato la stima massima, stabilendo un nuovo record per le opere giovanili di uno dei maggiori maestri del Rinascimento italiano.