L’Hellas Verona interrompe una striscia negativa di tre sconfitte consecutive, vincendo il derby veneto contro il Venezia con un punteggio di 2-1 nella settima giornata di Serie A. La partita, giocata allo stadio Bentegodi, si apre con il vantaggio degli ospiti: Oristanio segna di testa su corner al terzo minuto. La reazione del Verona è immediata, e Tengstedt pareggia al nono minuto con un bel goal al volo. Anche se il Venezia ha altre occasioni per riprendersi il vantaggio, come quelle di Haps e Doumbia, non riesce a concretizzarle.
Nel secondo tempo, il ritmo di gioco cala. Il Venezia, pur partendo meglio, non riesce a creare vere opportunità, mentre il Verona torna in gioco con Duda, il cui tentativo viene però parato. Al minuto 81, la partita cambia con un autogol di Joronen, il portiere del Venezia, che, su un colpo di testa di Kastanos, inganna se stesso e regala il gol del 2-1 agli scaligeri. Questa vittoria consente al Verona di guadagnare punti, portandosi a 9 in classifica. Al contrario, il Venezia resta fermo a 4 punti e si trova penultimo.
Dopo la partita, l’allenatore del Venezia, Eusebio Di Francesco, esprime rassegnazione per il quarto ko subito, lamentando un gol “fatto da soli” e indicando che il pareggio sarebbe stato più giusto. Sottolinea la scarsa cattiveria e attenzione della sua squadra in fase difensiva, evidenziando l’eccessivo numero di calci d’angolo concessi all’avversario. Di Francesco valuta la prestazione di Oristanio, definendolo in crescita, ma critica la mancanza di lucidità delle sue truppe nel concretizzare le occasioni create.
In sintesi, il match vede il Verona sfruttare al meglio le poche occasioni avute, mentre il Venezia pecca di imprecisione e clamorosi errori difensivi, che si rivelano decisivi per l’esito finale. La classifica ora riflette questa divisione, con il Verona che inizia a risalire, mentre il Venezia affronta una crisi di risultati preoccupante.