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venerdì, 22 Novembre, 2024
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Verso un Futuro di Cambiamento: Fitto e Ribera

I gruppi politici della maggioranza del Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo riguardo alla nomina dei sei vicepresidenti esecutivi della nuova Commissione Europea e del commissario ungherese Oliver Varhelyi. Manfred Weber, presidente del Ppe, ha sottolineato l’importanza di avere la Commissione operativa entro il primo dicembre per garantire stabilità in Europa. Ha espresso orgoglio per la presenza nel suo gruppo del partito ungherese Tisza, che si oppone a Viktor Orban, rispondendo così alle preoccupazioni legate a alleanze con gruppi più a destra.

La scorsa settimana, i giudizi sui sette membri del collegio erano stati sospesi, a seguito del blocco delle conferme di Teresa Ribera, socialista, e Raffaele Fitto, conservatore, da parte di Ppe e S&D. Il rischio di un impasse, più che per la nomination di Fitto, è stato generato da dinamiche di politica interna spagnola, che hanno avuto ripercussioni a Bruxelles, potenzialmente compromettendo l’insediamento della nuova Commissione.

L’accordo raggiunto, come riferito dal copresidente dei Verdi/Ale Bas Eickhout, si fonda su linee guida già delineate in precedenza. Tuttavia, i Verdi, che avevano già sostenuto Ursula von der Leyen a luglio, hanno dichiarato che decideranno “lunedì” sul voto per l’intera Commissione, esprimendo un “mood non positivo” e manifestando malcontento riguardo alla chiarezza delle dichiarazioni politiche. Eickhout ha espresso scetticismo sulla possibilità di lavorare stabilmente con l’Ecr.

L’accordo comprende la nomina dei sei vicepresidenti esecutivi: Teresa Ribera, Raffaele Fitto, Henna Virkkunen, Stéphane Séjourné, Raxana Minzatu e Kaja Kallas, oltre al commissario Varhelyi per la Salute. Nelle prossime ore si svolgeranno riunioni tra i coordinatori dei gruppi politici, le quali dovrebbero permettere di ottenere l’approvazione con una maggioranza di due terzi, eludendo così un voto completo nelle commissioni. Potrebbero esserci piccoli aggiustamenti sulle deleghe di Varhelyi, specialmente in relazione ai diritti riproduttivi. La Commissione von der Leyen bis dovrebbe essere votata in plenaria a Strasburgo e entrare in carica il primo dicembre.

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