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sabato, 23 Novembre, 2024
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Vertice del Governo giallo: la frase “no a interventi militari all’estero dall’Ucraina” scompare dal comunicato finale.

La recente riunione tra i leader della maggioranza del governo italiano ha dato vita a un comunicato congiunto sul “rinnovo del patto di coalizione”, ma ha evidenziato alcune divergenze significative nella politica estera. La versione ufficiale, rilasciata dallo staff di Giorgia Meloni e da Fratelli d’Italia, dichiara una “totale sintonia” sulla crisi in Medio Oriente e sul sostegno italiano riguardo alla guerra in Ucraina. Al contrario, la versione fornita dalla Lega esprime sostegno a Kiev, ma è contraria a qualsiasi intervento militare al di fuori dei confini ucraini. Questa discrepanza ha suscitato preoccupazioni all’interno del governo, e l’ufficio stampa della Lega ha poi spiegato che era stato commesso un “errore” di comunicazione, chiarendo che la modifica era solo di natura stilistica e non sostanziale.

Quando Meloni ha lasciato Palazzo Chigi, sono emerse indicazioni che la comunicazione confusa non fosse gradita, facendo notare che la situazione ha creato tensioni nel clima di collaborazione tra i partiti al governo. Secondo alcuni, la posizione della Lega, che enfatizza gli “interventi militari”, potrebbe suggerire critiche implicite alla strategia ucraina di Volodymyr Zelensky, complicata dalla recente offensiva ucraina nella regione russa di Kursk. Nel contesto europeo, il dibattito sul supporto a Kiev si stava riaccendendo, mentre una nuova Commissione stava per essere istituita.

Nel frattempo, il ministero degli Esteri, Antonio Tajani, ha riaffermato che l’uso delle armi italiane è consentito solo nell’ambito dell’Ucraina, mentre poco dopo il Consiglio, Salvini ha ribadito che le modifiche al comunicato erano avvenute in accordo con altri leader e non rappresentavano un problema di sostanza. Tuttavia, l’opposizione ha subito colto l’occasione per criticare il governo. Enrico Borghi di Italia Viva ha contestato la giustificazione di Salvini, sottolineando che la differenza tra le due versioni del comunicato era sostanziale e non mera forma. Questo è stato ribadito anche dal democratico Piero De Luca, che ha descritto la situazione come una figuraccia per il governo.

Osvaldo Napoli di Azione ha espresso l’opinione che il governo non sta più riuscendo a esprimere una linea unitaria sul diritto dell’Ucraina di difendersi, mentre Benedetto Della Vedova di +Europa ha attaccato l’equiparazione da parte di Salvini dell’uso di armi contro obiettivi in Russia con l’espansione del conflitto. La situazione attuale mostra chiaramente che, nonostante le dichiarazioni ufficiali, ci sono divisioni e incertezze all’interno del governo italiano riguardo alla politica estera, il che potrebbe avere ripercussioni significative sulla posizione dell’Italia a livello internazionale.

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