25 Settembre 2024

Viaggio nel Rock in Opposition in 10 dischi

RIO HenryCow

Benvenuti in questo viaggio nel Rock in Opposition in 10 album. Sono certo infatti che molti di voi non conoscono bene la produzione del Rock in Opposition e magari sono capitati qui incuriositi.

Se rientrate in questa categoria di lettori, siete avvisati: state per essere esposti a un tipo di musica che potrebbe cambiare per sempre la vostra concezione della musica.

Chi invece già conosce il Rock in Opposition potrà trovare qui anche alcune proposte recente che potrebbe essere sfuggita ai suoi radar. Il Rock in Opposition, più che un genere vero e proprio, è un luogo metaforico, uno spazio destinato a includere le sperimentazioni musicali più moderne, più estreme.

Qui le mescolanze di generi e stili più inaudite, le “nuove musiche”, aprono le orecchie a esperienze mai esplorate prima, abbattendo ogni distinzione tra musica popolare e musica colta.

Le origini

Nel 1978, a Londra, venne organizzato un festival, chiamato appunto “Rock in Opposition”. Promotori dell’iniziativa erano gli Henry Cow, una band che già all’epoca sperimentava, si apriva all’improvvisazione, strizzando l’occhio alla composizione della musica contemporanea.

L’intento del festival era far conoscere cinque band “che l’industria discografica non vuole farvi ascoltare”, molto diverse fra loro, ma accomunate dall’opposizione all’industria discografica. Oltre agli Henry Cow, parteciparono gli Stormy Six, gli svedesi Samla Mammas Manna, i belgi Univers Zero e i francesi Etron Fou Leloublan.

L’evento fu un successo e i gruppi decisero di creare una sorta di consorzio, dal nome Rock in Opposition (RIO) per favorire la circolazione di un certo tipo di musica in Europa. Stabilirono di lasciare aperta la possibilità di aderire a questo collettivo, purché ci fosse un atteggiamento genericamente rock, sperimentazione (che spesso era sinonimo di improvvisazione) e una fiera opposizione alle logiche mainstream dell’industria discografica.

Menzioni speciali: i labili confini del RIO

“Rock alternativo”, “art rock”, “rock di avanguardia”… sono tante le definizioni di sedicenti generi musicali talmente vaghe e generiche da non poter effettivamente indicare nulla di omogeneo.

Rock in Opposition sembra essere un’altra di queste etichette non definite. Eppure ciò è vero solo fino a un certo punto. Certamente, secondo quanto abbiamo detto prima, potremmo far rientrare nel genere anche Frank Zappa, John Zorn, i Cardiacs o i Residents. O ancora, potremmo pensare a esperienze, effettivamente più vicine, come quella dei Magma e gran parte del progressive di avanguardia.

Ciò che è davvero difficile è reperire informazioni sulle band che portano avanti questo genere di sperimentazione e addirittura ascoltarle. Anche il web è piuttosto avaro in merito.

Ma se siete abbastanza curiosi da andare a ricercare in questo universo musicale parallelo, vi consiglio di consultare il catalogo della Recommended Records, etichetta discografica indipendente fondata da Chris Cutler, batterista degli Henry Cow.

Gli album

Stormy Six, Macchina elettronica

Altra figura centrale del panorama del RIO è Franco Fabbri, unico elemento stabile degli italiani Stormy Six. Chitarrista, sperimentatore e musicologo, Fabbri è stato promotore del secondo festival Rock in Opposition a Milano nel 1979.

Migliore esempio delle loro ricerche di fusione tra rock e musica d’avanguardia è l’album Macchina elettronica, pubblicato nel 1980.

Samla Mammas Manna, Schlagens mystik

Gli svedesi Samla Mammas Manna sono il perfetto esempio di come il Rock in Opposition sia un ambito che accoglie musiche molto diverse fra loro.

Musandosi tra folk tradizionale e improvvisazione, hanno trovato il prog come terreno fertile per la loro sperimentazione, partecipando al primo festival e al primo nucleo del RIO. La loro musica è spesso popolare e spesso può sembrare quasi “easy listening”, ma è proprio da qui che nasce il loro fascino.

Univers Zero, Ceux du Dehors

Anche i belgi Univers Zero fanno parte dei cinque gruppi della prima incarnazione del RIO.

Hanno però poi trovato la propria identità in un prog strumentale fortemente influenzato dalla musica da camera del Novecento. Elemento importante degli Univers Zero è stato Thierry Zaboitzeff, prolifico autore anche da solista.

Etron Fou Leloublan, Face Aux Elements Dechainés

Il quinto gruppo della prima ondata di Rock in Opposition sono i francesi Etron Fou Leloublan. Una band molto interessante e sperimentale, dalle sonorità spesso meno seriose rispetto a Univers Zero e Henry Cow.

Il loro último album Face Aux Elements Dechainés è del 1985. La seconda traccia Tous les poussent è scritta da Fred Frith degli Henry Cow.

John Greaves, Kew Rhone

Polistrumentista e sperimentatore, John Greaves è stato bassista degli Henry Cow, per poi proseguire le sue ricerche sonore da solista. Nel 1977 pubblica il suo album Kew Rhone, collaborando con Peter Blegvad, ex Slapp Happy.

Fred Frith, Gravity

Fred Frith è stato chitarrista degli Henry Cow, ma ha sempre caratterizzato il suo stile con la sperimentazione, inventando nuovi modi di produrre suoni con il proprio strumento. La sua ricerca si è sempre rivolta all’improvvisazione e ad uno sguardo nuovo al concetto di melodia.

Aksak Maboul, Un peu de l’ame des bandits

Gli Aksak Maboul sono un gruppo belga di sperimentazione nato alla fine degli anni Settanta. Dopo i primi due album, negli anni Ottanta il gruppo cessò l’attività, per poi riprenderla solo nel 2010.

Il loro last album è stato pubblicato nel 2023, ma qui li propongo con il loro secondo album, Un peu de l’ame des bandits, pubblicato nel 1980.

5uu’s, Hunger Teeth

I 5uu’s sono una band americana nata negli anni Ottanta e crearono, insieme ai thinking Plague e agli hail, una versione americana del RIO. Il loro first album è stato pubblicato nel 1986, mentre Hunger Teeth, dal 1994, vede la collaborazione di alcuni componenti dei Thinking Plague.

Jack Dupon, Toucan

Per concludere, vi propongo una band che molti di voi non conosceranno, ma che vale assolutamente la pena scoprire. Francesi, formati nel 2004, i Jack Dupon sono stati descritti come degni eredi di Frank Zappa, King Crimson e Gong. Nonostante facciano più riferimento alla forma canzone che alla composizione contemporanea, un po’ come era accaduto per gli Art Bears, gravitano da tempo nell’area del Rock in Opposition.https://www.youtube.com/watch?v=phqgCradOFk

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