Un pomeriggio piovoso ha fatto da sfondo all’inaugurazione di un murale di 60 metri dedicato a Paolo Rossi a Vicenza. Presenti all’evento la vedova di Rossi, Federica Cappelletti, le figlie, il figlio Alessandro Rossi, e due ex compagni di squadra del leggendario Mondiale di Spagna 1982, Antonio Cabrini e Alessandro Altobelli. Rossi, ricordato come uno dei principali protagonisti di quel torneo, è stato omaggiato con un’opera dell’artista brasiliano Kobra, realizzata su una parete esterna del grattacielo Everest, in via Torino. Questo murale rappresenta il legame duraturo tra la città veneta e il campione, scomparso il 9 dicembre 2020. L’inaugurazione del murale sottolinea l’importanza di Paolo Rossi non solo come calciatore, ma anche come simbolo di una vittoria storica per l’Italia, che ha segnato un’epoca nel calcio. La presenza della famiglia e dei suoi ex compagni di squadra evidenzia quanto Rossi fosse amato e rispettato, non solo per le sue imprese sportive, ma anche per la persona che era. L’opera artistica, di grande impatto visivo, cattura l’essenza del campione e la sua eredità nel cuore dei tifosi e della comunità vicentina.