Durante una partita di coppa in Argentina tra il Boca Juniors e il Gimnasia La Plata, si è verificata una violenta rissa sugli spalti che ha richiesto l’intervento del presidente del club, Roman Riquelme. La situazione, complessa per i Boca Juniors che si trovavano a metà classifica con sole tre vittorie in cinque partite, ha portato la società a cambiare l’allenatore, scegliendo Fernando Gago, ex centrocampista.
L’atmosfera tesa è esplosa quando i tifosi del Boca Juniors hanno iniziato a lanciare sediolini e altri oggetti verso i sostenitori del Gimnasia. Questi ultimi hanno tentato di oltrepassare la rete di sicurezza per affrontare i rivali. Tuttavia, il tentativo è stato bloccato dalle forze dell’ordine, ma l’intervento di Riquelme ha svolto un ruolo cruciale. Accompagnato da due dirigenti, il presidente si è posto tra i tifosi inferociti e la polizia, riuscendo a placare gli animi e riportando la calma sugli spalti.
Grazie al suo intervento decisivo, le tensioni sono state contenute, consentendo alla partita di riprendere senza ulteriori problemi. Dopo la rissa, il Boca Juniors ha affrontato il Gimnasia ai calci di rigore, ottenendo così un posto nella semifinale del torneo, prevista per il 31 ottobre contro il Velez Sarsfield. Questo risultato rappresenta un importante passo avanti in una stagione difficile per il club, che ora può contare sul supporto del suo presidente paciere, Riquelme.
L’incidente ha messo in luce una problematica ricorrente nel calcio, dove la violenza tra le tifoserie continua ad essere un problema diffuso. Sebbene esistano luoghi in cui tali atti di violenza non sono così frequenti, il Sudamerica rimane uno dei contesti più a rischio in questo senso. La presenza e l’azione di figure istituzionali come Riquelme sono fondamentali per cercare di arginare episodi di violenza, garantendo la sicurezza durante gli eventi sportivi e contribuendo a un clima di maggior rispetto e correttezza tra le diverse fazioni di tifosi.