Negli ultimi giorni, la comunità universitaria di Siena è stata colpita da una notizia inquietante riguardante un grave episodio di violenza sessuale avvenuto in una residenza universitaria. Il rettore Roberto Di Pietra ha comunicato l’accaduto tramite un’email ufficiale inviata l’8 ottobre, esprimendo preoccupazione e solidarietà, e condannando fermamente ogni forma di violenza e discriminazione. Ha sottolineato quanto tali eventi non solo influiscano profondamente sulla vita delle vittime, ma rappresentino anche una ferita per l’intera comunità accademica.
Di Pietra ha ribadito l’importanza di difendere i valori di dignità e libertà che sono essenziali per lo statuto e il codice etico dell’Università di Siena. Tuttavia, al momento non risultano denunce formali presentate alla Procura né segnalazioni alle autorità di polizia, e gli inquirenti non hanno trovato evidenze di episodi analoghi in passato nelle residenze universitarie. Anche l’Azienda per il diritto allo studio non ha ricevuto notizie di eventi simili.
Nella mail, intitolata “Recenti episodi di violenza di genere”, si pone l’accento sul valore del consenso e sull’autonomia individuale, evidenziando l’impegno dell’Università nella lotta contro la violenza di genere e l’importanza della collaborazione di tutti gli membri della comunità accademica.
Inizialmente, vi era stata speculazione circa un possibile attacco informatico che avesse compromesso l’email del rettore, ma successivamente l’Università ha confermato che non ci sono state intrusioni nel sistema e che l’indirizzo utilizzato era ufficiale, escludendo l’ipotesi di un falso messaggio. Fino alla serata dell’8 ottobre, l’Università non ha fornito ulteriori dettagli sull’episodio, e il rettore, contattato dal “Corriere Fiorentino”, non ha risposto alle richieste di chiarimenti. Anche il corpo docente sembra non essere a conoscenza di informazioni aggiuntive riguardo alla situazione.
Questo episodio ha sollevato preoccupazione all’interno dell’ateneo, alimentando un dibattito su come affrontare la violenza di genere e proteggere gli studenti.