Il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, ha lanciato un appello al Governo affinché venga fornita una risposta forte ed esemplare per garantire la sicurezza e la serenità dei medici e di tutti i professionisti sanitari, dopo alcuni recenti episodi di violenza che li hanno colpiti. Secondo l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza delle professioni sanitarie e sociosanitarie, nel 2023 si sono registrate oltre 16mila segnalazioni di aggressioni, escludendo i dati della Sicilia e considerando che molte Regioni hanno conteggiato solo le aggressioni in strutture pubbliche. Questo scenario evidenzia l’urgenza di intervenire.
Anelli sottolinea la necessità di un Decreto-legge che introduca misure normative, come l’arresto in flagranza differita e la piena applicazione della procedibilità d’ufficio. Propone anche misure organizzative, quali sistemi di videosorveglianza, controlli con metal detector agli ingressi, presenza di vigilanti e postazioni fisse delle forze dell’ordine. Secondo Anelli, il diritto alla salute, che i professionisti garantiscono, deve essere indissolubilmente legato al diritto alla sicurezza, poiché senza quest’ultima è difficile assicurare un’assistenza efficiente.
Il Presidente evidenzia anche che, per attrarre i professionisti verso il Servizio sanitario nazionale, è cruciale affrontare la questione della sicurezza. Gli episodi di violenza non solo instillano paura e angoscia, ma potrebbero portare sempre più professionisti a lasciare il Servizio sanitario, compromettendo così la qualità e l’universalità delle cure, nonché la stabilità sociale in un periodo storico delicato.
Infine, Anelli conclude affermando che tutte le professioni sanitarie in questi giorni stanno riflettendo su come intraprendere le opportune iniziative per garantire un ambiente di lavoro più sicuro. L’intervento del Governo diventa quindi essenziale per proteggere non solo i professionisti ma anche l’integrità del sistema sanitario nel suo complesso.