La campagna di immunizzazione contro il virus Sinciziale partirà a novembre e riguarderà inizialmente tutti i bambini nati a partire da questo mese, quelli nati nei 100 giorni precedenti (da fine luglio) e i bambini fragili con meno di 24 mesi. Maria Rosaria Campitiello, capo dipartimento della prevenzione del Ministero della Salute, ha annunciato che sono stati stanziati 50 milioni di euro per garantire un accesso equo all’immunizzazione durante la stagione invernale. Campitiello ha evidenziato che questo è un risultato significativo che rispetta l’impegno del ministro Schillaci e che è stato ottenuto grazie alla collaborazione delle Regioni, sottolineando l’importanza della sinergia nel rafforzare la tutela della salute.
In seguito, verrà valutato un “eventuale allargamento progressivo” della campagna. Il Ministero della Salute ha anche avviato una discussione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per trasferire il Nirsevimab-Bey dai farmaci in fascia C a quelli in fascia A, coperti dal Servizio sanitario nazionale (Ssn). Questa decisione è stata presa in risposta all’aumento dell’incidenza del virus respiratorio sinciziale (Vrs) in età pediatrica. L’approvazione della campagna di immunizzazione per tutti i neonati in tutte le regioni italiane è stata raggiunta dopo una serie di discussioni e polemiche.
La nuova intesa stabilisce che l’immunizzazione sarà “universale” e si applicherà a tutti i neonati, garantendo così una protezione ampia contro il virus. Questo passo rappresenta una misura fondamentale per la salute pubblica, considerando i rischi associati alle infezioni da Vrs nei bambini più vulnerabili. La campagna mira a prevenire la diffusione del virus e a proteggere la salute dei più piccoli, un obiettivo che le autorità sanitarie stanno perseguendo con determinazione e impegno. La possibilità di includere ulteriori categorie di bambini nella campagna verrà riesaminata successivamente, assicurando una risposta adeguata alle esigenze di salute pubblica durante la stagione invernale.