Beandri Booysen è morta il 18 dicembre in Sudafrica, prima di Natale, con la speranza di festeggiare un’ultima volta con i suoi cari. Aveva vissuto 19 anni, superando le aspettative mediche che le prevedevano una vita di soli 14 anni a causa della progeria, una rara condizione genetica che causa un invecchiamento precoce senza compromettere le capacità mentali. Beandri, nota per la sua personalità vivace e la sua risata contagiosa, era l’ultimo individuo in vita in Sudafrica con questa malattia.
Nata e cresciuta a Pretoria, era particolarmente attiva sui social media, con oltre 269.200 follower su TikTok, dove condivideva video motivazionali e divertenti, mostrando la sua forza interiore e la voglia di vivere. Qualche mese prima della sua morte, aveva subito un intervento a cuore aperto, ma nonostante le sue fragilità fisiche, non aveva mai smesso di combattere. Pesa poco più di 12 kg e presentava caratteristiche fisiche uniche della progeria.
Suo madre, Bea Booysen, ha comunicato attraverso Facebook la triste notizia, elogiando Beandri per il suo coraggio e la sua forza. La giovane donna desiderava sensibilizzare il pubblico sulle malattie rare e dimostrare che la diversità è una risorsa, non una debolezza. Aveva sogni e aspirazioni, come voler sposarsi, avere figli e diventare insegnante, speranzosi di un futuro luminoso che purtroppo ora rimarranno irrealizzati.
Beandri ha affrontato apertamente la sua condizione e ha reso il suo viaggio pubblico, esprimendo gratitudine alla sua famiglia per averla cresciuta in modo “normale” e per il supporto incondizionato ricevuto. In un’intervista, aveva raccontato di come affrontasse la progeria, abituandosi alla sua vita e ringraziando Dio e la sua famiglia per la forza che le erano stati dati. La coraggiosa adolescente ha continuato a lottare fino alla fine, con il desiderio di vivere abbastanza a lungo da trascorrere il Natale con i suoi cari.
La sua morte ha colpito profondamente i suoi follower e il pubblico, lasciando un’eredità di ispirazione e coraggio nella lotta contro una malattia rara.