Il prefetto Vittorio Rizzi, un funzionario di alto livello con una lunga carriera nella polizia di Stato, è stato nominato nuovo direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), responsabile della vigilanza sui servizi segreti, in particolare Aise e Aisi. Rizzi, attualmente vicedirettore dell’Aisi, ha 65 anni e vanta una significativa esperienza nella gestione della sicurezza pubblica. In passato, ha diretto la direzione centrale anticrimine della polizia di Stato e l’ispettorato di pubblica sicurezza di Palazzo Chigi.
La sua carriera è caratterizzata da incarichi di alto profilo e da importanti operazioni investigative. A Bologna, per esempio, ha coordinato il gruppo investigativo che ha indagato sull’omicidio del brigatista Marco Biagi. La decisione di nominare Rizzi è stata fortemente voluta dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha ritenuto necessario un cambiamento alla guida del Dis, soprattutto dopo il tumultuoso addio di Elisabetta Belloni. Quest’ultimo è avvenuto a causa di rapporti logorati tra Belloni e i membri del governo, in particolare con il sottosegretario Mantovano e il ministro Tajani.
Rizzi, con la sua vasta esperienza nella polizia e nella sicurezza, si trova ora di fronte a una sfida significativa nel garantire l’efficacia dell’operato dei servizi segreti italiani in un contesto di crescente complessità internazionale. La sua nomina riflette una strategia di rinnovamento voluta dal governo, non solo per il Dis, ma anche per ristabilire una conduzione più unitaria e coesa all’interno delle istituzioni di sicurezza. La gestione delle informazioni e la supervisione delle attività dei servizi segreti rappresentano compiti cruciali, specialmente in un periodo in cui la sicurezza nazionale viene costantemente messa alla prova da minacce sia interne che esterne.
In questo nuovo ruolo, Rizzi dovrà affrontare le sfide legate alla sicurezza del Paese e mantenere un equilibrio tra le esigenze di sicurezza e il rispetto dei diritti civili. Sarà fondamentale per lui instaurare un clima di fiducia e collaborazione con gli altri organi di governo e con le forze di polizia, per garantire un approccio integrato alla sicurezza nazionale.
