Wall Street avvia la giornata in positivo, con il Nasdaq che cresce dello 0,6% e il Dow Jones che segna un incremento dello 0,20%. Gli investitori sono in attesa di due rapporti cruciali sull’inflazione, che potrebbero fornire indicazioni alla Federal Reserve riguardo le sue future decisioni di politica monetaria. I dati sui prezzi al consumo (CPI) e sui prezzi alla produzione (PPI) verranno pubblicati rispettivamente domani e giovedì.
Nel contesto europeo, tuttavia, la situazione è più complessa. Dopo un dato deludente relativo alla produzione industriale italiana di luglio, gli indici di borsa continuano a scendere. Milano registra una flessione dello 0,75%, seguendo una tendenza simile a quella di Francoforte, con Parigi che scende dello 0,10% e Londra che cede lo 0,57%. Solo Madrid riesce a mantenersi sopra la parità.
A Piazza Affari, i titoli dei settori industriale e finanziario mostrano performance negative, mentre gli energetici e le utility recuperano terreno. Il prezzo del Brent resta stabile sopra i 71 dollari al barile, mentre il rendimento del Btp a 10 anni è in calo, attestandosi al 3,61%.
La giornata di trading appare quindi caratterizzata da una certa cautela da parte degli investitori, influenzata da aspettative sui dati inflazionistici statunitensi che potrebbero modificare le strategie della Federal Reserve e, di conseguenza, avere ripercussioni anche sull’andamento dei mercati europei. In sintesi, mentre gli Stati Uniti mostrano segni di ottimismo, l’Europa si confronta con incertezze economiche e dati deludenti, il che rende l’atmosfera di mercato piuttosto contrastante tra le due sponde dell’Atlantico.