I messaggi inviati e ricevuti tramite Whatsapp, SMS e email possono essere utilizzati come prove legali nei procedimenti giudiziari in Italia, come confermato dalla Corte di Cassazione in diverse sentenze. Questa evoluzione giuridica ha aperto la strada a un sistema legale più equo e trasparente, consentendo alle parti coinvolte di utilizzare tali comunicazioni per sostenere le proprie posizioni.
Un punto di riferimento è la sentenza del 2017 (n. 49016), che ha sancito la validità delle comunicazioni digitali come prove legali. Questo ha permesso una maggiore inclusione dei mezzi elettronici nei processi, soprattutto nei casi di diritto di famiglia, dove tali comunicazioni possono rivelarsi cruciali per dimostrare comportamenti rilevanti come tradimenti. Il diritto italiano ha sempre riconosciuto un certo valore alle scritture private, e con l’avvento delle nuove tecnologie, i giudici hanno esteso questa applicazione alle comunicazioni moderne, legittimando l’uso delle prove digitali.
Tuttavia, sebbene Whatsapp, SMS e email possano essere considerati prove, la loro validità può essere contestata. La Cassazione ha evidenziato che la presenza della spunta blu non è sufficiente per attestare l’avvenuta ricezione e comprensione di un messaggio. È fondamentale presentare ulteriori elementi probatori, come risposte o azioni del destinatario, per avvalorare il contenuto comunicato.
Un altro aspetto importante è la possibilità di contestare la veridicità di screenshot e trascrizioni, che possono essere messi in discussione dalla controparte. Per rendere queste prove più robuste, è consigliabile presentare l’intero dispositivo utilizzato per le comunicazioni, permettendo al giudice di verificare direttamente la loro autenticità.
Il crescente uso di Whatsapp, email e SMS come prove legali è in linea con una tendenza più ampia nella società moderna, dove la digitalizzazione delle comunicazioni ha reso comune l’uso di questi strumenti per documentare interazioni rilevanti. Includere tali comunicazioni nel sistema giuridico è un passo importante verso una giustizia più accessibile e adeguata ai tempi attuali, dimostrando che il diritto si sta adattando agli sviluppi tecnologici e alle nuove modalità di interazione sociale.