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lunedì, 6 Gennaio, 2025
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Zuckerberg si piega a Trump: Kaplan promosso al vertice degli affari globali di Meta

Mark Zuckerberg ha assunto una posizione favorevole nei confronti di Donald Trump promuovendo Joel Kaplan a capo degli affari globali di Meta. Kaplan, un repubblicano che ha gestito i rapporti con i conservatori per la compagnia, sostituisce Nick Clegg, ex leader dei LibDem britannici e vicepresidente della piattaforma. Clegg ha annunciato la sua uscita dall’azienda dopo sette anni, durante i quali ha affrontato questioni importanti, come i rischi dei prodotti di Meta per i giovani e le restrizioni imposte dalla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina.

Kaplan, che ha ricoperto in passato il ruolo di vice capo di gabinetto durante l’amministrazione di George W. Bush, è noto per il suo impegno nel gestire le relazioni di Meta con i repubblicani. Questa nomina evidenzia un cambiamento significativo nella leadership della società e un riallineamento tra i grandi nomi della tecnologia e le strategie della Casa Bianca sotto il governo di Trump, specialmente con un Congresso controllato dai repubblicani.

L’arrivo di Kaplan è parte di un trend più ampio che coinvolge diversi colossi del settore tecnologico. Dopo Elon Musk di Tesla e Jeff Bezos di Amazon, anche Zuckerberg sembra prepararsi a un cambiamento nella sua strategia aziendale che potrebbe allinearsi più strettamente con le politiche conservative. Musk ha già dimostrato un cambio di rotta, mentre Bezos è stato uno dei primi a congratularsi con Trump dopo il risultato delle votazioni di novembre.

Questa ristrutturazione all’interno di Meta e l’ascesa di Kaplan al potere sembrano indicare una chiara tendenza tra i leader tecnologici a favorire il dialogo e la cooperazione con l’attuale amministrazione, in vista di un’importante transizione politica. Le mosse di Zuckerberg si inseriscono in un contesto in cui le aziende tecnologiche cercano di navigare le sfide politiche e di regolamentazione a Washington, mostrando una volontà di avvicinarsi alle istanze repubblicane, che potrebbero influenzare il futuro delle loro operazioni e strategie globali.

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